LA PRESENTAZIONE – “A Busto come una finale, daremo il massimo”, il coach presenta la sfida con Futura

Uno scontro che può valere la salvezza. O, come dice coach Mauro Chiappafreddo, “il coronamento del nostro sogno…..”. Stessa obiettivo insomma per la seconda stagione in A2 della Tecnoteam Albese Volley Como: conquistare la permanenza in categoria, possibilmente senza patemi e senza ricorrere ai play-out con le ultime dell’altro girone. Ma tra Albese e la seconda salvezza di fila ci sono due scogli durissimi. “Due finali…” come spiega sempre coach Mauro nella sala stampa di Casnate alla vigilia del match. In campo a Busto domenica alle 17, poi all’ultima arriva Sassuolo a Casnate. Altra possibile battaglia. I punti in palio per la Tecnoteam valgono doppio. Qui sotto le parole del tecnico di Albese in presentazione della gara di domenica al PalaBorsani.

Albese vuole all’andata era stata perfetta, una gara giocata di grinta e tecnica e netto successo per 3-0. “Sappiamo bene che giocare da loro non è come davanti al nostro pubblico – chiarisce ancora il coach – ma ci proveremo. Anche un punto potrebbe essere manna dal cielo per noi. Va detto he la Futura è squadra ben strutturata e con giocatrici di categoria. Proveremo a dare tutto e fare il meglio per portare a casa un risultato positivo”.

La Tecnoteam ha interrotto, nellultimo turno, la striscia positiva di cinque giornate consecutive con vittorie: sabato scorso a Brescia il ko contro il Millennium per 3-0.

A Castellanza domenica in campo alle 17 (Palaborsani). Gara in diretta sul canale (in chiaro) volleyball world.

Soli due i precedenti incroci tra le due compagini, di cui uno lo scorso anno nella gara unica valida per la Coppa Italia di categoria ed uno nella gara di andata della regular season in corso. Le varesine hanno vinto (3-0) in Coppa un anno fa, gara valida per gli ottavi: sono state sconfitte 3-1 a Casnate due mesi fa nella gara di andata di questo campionato.

LE NOSTRE EX

Tanti i volti noti all’ambiente bustocco. La capitana Martina Veneriano, in maglia biancorossa Futura per due stagioni consecutive dal 2019, anno dell’esordio in A2. Proprio in quella stagione sue compagne di squadra anche la centrale Michela Gallizioli e la schiacciatrice Chiara Pinto. Altra ex di turno Cecilia Nicolini, regista delle ragazze di Busto nella stagione 2020/21.

GLI ULTIMI RECUPERI – Trentino avanti tutta, Sassuolo piega la Futura Giovani che domenica aspetta noi

Ieri sera gli ultimi due recuperi della quarta di ritorno del torneo di volley femminile di A2: la capolista Trentino, con una prova di grande compattezza, si è imposta per 1-3 sul campo di una mai doma Mondovì, Sassuolo ha avuto la meglio con identico punteggio sulla Futura Giovani Volley Busto, avversaria di domenica delle nostre guerriere Tecnoteam nella penultima giornata.

Questa la classifica aggiornata e con tutte le formazioni a pari gare disputate: due turni al termine della stagione regolare

LA SITUAZIONE – Due giornate per la salvezza diretta senza passare dai play-out: le partite

Dopo il recupero di ieri sera a Montichiari – Millennium Brescia OroCash Lecco 3-1 – oggi ultimi due recuperi per il girone A della A con Lpm Mondovì – Itas Trentino e Bsc Materials Sassuolo – Futura Giovani volley Busto. A quel punto tutte le squadre avranno giocato 20 partite e ne mancheranno due alla conclusione della stagione regolare.

A giocarsi la salvezza diretta sono 5 formazioni: la Tecnoteam Albese Volley Como (27 punti), poi Hermaea Olbia e D&A Cremona (a quota 24), infine OroCash Lecco e Chromavis Offanengo che (a quota 21) hanno ancora qualche possibilità per restare in A2 senza passare dai play-out.

LE PARTITE

Tecnoteam Albese Volley Como (foto sotto, trasferta a Busto domenica 26 e in casa con Sassuolo il 5 marzo)

Hermaea Olbia (in casa con Montale domenica 26 e trasferta a Lecco il 5 marzo)

D&A Cremona (in traserta a Mondovì domenica e poi in casa con Trentino il 5 marzo)

OroCash Lecco (in trasferta a Trento domenica e poi in casa con Hermaea Olbia)

Chromavis Abo Offanengo (in trasferta domenica a Sassuolo e poi in casa con Mondovì il 5 marzo)

LA CLASSIFICA AGGIORNATA

Itas Trentino 48 punti; Millennium Brescia Valsabbina 45, Futura volley Giovani Busto, Bsc Materials Sassuolo e Lpm Mondovì 39; Tecnoteam Albese Volley Como 27; Hermaea Olbia e D&A Cremona 24; OroCash Lecco e Chromavis Offanengo 21 ; Emilbronzo 2000 Montale 18; Club Italia 9.

LA STORIA – Codogno tre anni fa: l’incubo di Cecilia ed anche di tutti noi……

E’ stata la prima a sperimentare le restrizioni, la zona rossa, le mascherine, la paura del Covid arrivato in Italia da poco. Lei nella sua Codogno l’ha vissuto prima di tutti noi questo incubo. Ecco perchè oggi, a tre anni esatti dal primo caso in Italia dell’infezione che ha causato migliaia di morti, molti colleghi hanno chiesto alla nostra società di poter avere la testimonianza di Cecilia Nicolini, la palleggiatrice Tecnoteam, lei che è proprio di Codogno e che ha vissuto per prima un incubo chiamato Covid.

Di seguito, il racconto di Cecilia che, con grande cortesia, ha ricordato per tutti noi cosa è successo in quel 21 febbraio 2020……

“Io giovano a Offanengo in B1 e vivevo a casa mia a Codogno che dista quasi mezz’ora di auto. Ricordo che quel giorno, quando è uscita la notizia del paziente uno nel mio paese, ero in auto diretta all’allenamento in palestra. Al parcheggio ho ricevuto la telefonata del mio Ds che, a sua volta, era stato contattato dal sindaco di Offanengo con l’invito a non farmi entrare in palestra. E’ stato uno choc, le mie compagne erano a fare il video per la gara della domenica ed io mi sono messa fuori dalla porta ad ascoltare. Speravo che la cosa si risolvesse nel giro di qualche ora, giorno al massimo. Invece no: da lì è iniziato il delirio.

Poi sono iniziate le settimane di zona rossa, i nostri paesini erano bloccati, non riuscivo a capire perchè le limitazioni riguardavano inizialmente solo noi e non altri. Ovviamente non ho potuto allenarmi in quelle settimane, non potevo avere contatti con le compagne e non potevo uscire da Codogno. Ricordo anche che un giorno (foto qui sotto) ho chiesto a due di loro di venire a portarmi un pallone per poter fare qualcosa a casa: la foto mi ritrae lontana da loro con il pallone in mano, che mi avevano passato dalla linea di stop. Si vede anche il camion dei militari che bloccavano accessi ed uscite da Codogno. Loro due sono le mie ex compagne di squadra ad Offanengo, Alice Giampietri (destra) e Noemi Porzio (sinistra): mi hanno portato il pallone una sera ed abbiamo scattato questa foto che ancora conservo.

Aggiungo anche che mio papà lavorava in Protezione Civile e quindi usciva di casa spesso ed era a contatto con le persone: ero in forte apprensione per lui. Poi la cosa si è estesa a tutta l’Italia e il resto lo sappiamo tutti bene. Adesso mi sto rendendo conto che sono già passati tre anni esatti: sono contenta che ne siamo usciti e dal punto di vista pallavolistico è un sospiro di sollievo vedere di nuovo i palazzetti pieni dopo limitazioni e restrizioni. Non potersi allenare quando eri positivo, limiti vari, sono stati anni duri, fare spesso i tamponi. Si, stagioni difficili, credetemi. Ora è bello vedere i tifosi al palazzetto senza le mascherine. Ma ogni tanto, come oggi visto che me lo avete chiesto, vado con la mente a quel febbraio di tre anni fa. Il pallone lanciato dalle mie compagne, la zona rossa, le mascherine, la paura per i miei cari…..Un vero incubo.

Nelle foto Cecilia con le ex compagne di Offanengo tre anni fa al limite della zona rossa e poi la palleggiatrice di Albese oggi con la maglia Tecnoteam Albese.